jaromil on Mon, 23 Jul 2001 10:24:55 +0200 (CEST)


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[Nettime-bold] [[email protected]: Is italy moving to dictatorship ? (violated right to information) <! translations included>]


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Date: Mon, 23 Jul 2001 01:05:47 +0200
From: Ferry Byte <[email protected]>
Subject: [cyber~rights] L'Italia verso una dittatura ? (diritto alla comunicazione
  negata) <! translations included>

L'Italia verso una dittatura ? (diritto alla comunicazione negata) <! 
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Se, dopo aver letto queste nostre riflessioni, arrivate anche voi a 
rispondere affermativamente a questa inquietante domanda allora il secondo 
quesito che dovete porre alla vostra coscienza e' cosa fare per cambiare lo 
stato di cose presenti.

Poniamo questi interrogativi dopo i fatti di Genova ed in particolare dopo 
l'annientamento della centrale di comunicazione del Genoa Social Forum.

Dopo tre giorni di massacri in piazza e un morto, il giovane manifestante 
Carlo Giuliani, dove - ed e' un insegnamento da recepire per il futuro - le 
forze dell'ordine si sono rapportate con le centinaia di migliaia 
manifestanti pacifici *solo* su un piano militare (il black block e' stato 
solo il pretesto per fare cio'), dopo centinaia di feriti fra cui tanti 
gravi, arriva nella nottata di sabato la notizia dell'assalto illegale ad 
un centro di informazione indipendente su cui tutt* dobbiamo riflettere e 
che ci ha spinto a porre questi interrogativi.

Le modalita' infatti con cui si sono svolte le iniziative repressive della 
manifestazione - dalla morte di Giuliani, alle squadre di supposti 
infiltrati vestiti in stile "manifestante" che si mescolavano con gli altr* 
in piazza per provocare - e soprattutto le modalita' con cui si e' svolto 
questo ultimo gravissimo episodio dell'incursione del Genoa Social Forum ci 
portano alla naturale conclusione di affermare che l'Italia sta evolvendo 
verso una forma antidemocratica. Prima che sia troppo tardi bisogna porre 
in atto una denuncia e una reazione politica di livello internazionale per 
cercare di uscire da questo nuovo clima di dittatura.

Anche i media ufficiali stanno veicolando le immagini di quanto successo, 
comunque invitiamo a prendere in considerazione le seguenti fonti 
d'informazione indipendente per avere riscontro su quanto stiamo per 
comunicare:

www.italy.indymedia.org
www.radiogap.net
www.ecn.org/g8
www.tmcrew.org
www.carta.org
www.genoa-g8.org
www.decoder.it

Un esperimento di autogestione dell'informazione - che copriva non solo la 
Rete (dove affluivano con tempestivita' audio, video, immagini che 
avrebbero poi fatto il giro dei mainstream media mondiali) ma anche nel 
reale (dove questa  controinformazione veniva diffusa nelle radio di 
movimento e nelle piazze di citta' italiane) -, e' stato stroncato nel 
sangue trasformando una sperimentazione di comunicazione in problema di 
ordine pubblico.

Radiogap ha smesso da Genova di funzionare dopo l'irruzione brutale della 
polizia mentre le ultime parole in diretta da Genova urlavano "e' come il 
Cile, e' come il Cile... calma.... seduti e mani alzate... resistenza 
passiva...". Poi da Genova il silenzio. Un silenzio che e' un pugno nello 
stomaco.

Arriviamo dunque sinteticamente a denunciare quanto e' successo stanotte - 
22 luglio 2001 - nella sede operativa del movimento pacifico di protesta 
Genoa Social Forum, sede anche delle attivita' di produzione di 
informazioni indipendenti relative alle contromanifestazioni antig8, con il 
solo evidente scopo di fermare l'operazione di denuncia da parte dei media 
indipendenti nei confronti della repressione di movimenti pacifici 
raggiunto in questi giorni:

- ferite e arrestate tutte le persone presenti dentro il centro
- allontanati anche violentemente i parlamentari e gli avvocati dalla scena 
del massacro
- posti in essere perquisizioni e sequestri di strumenti e materiali 
informativo e danneggiamenti di attrezzatura in maniera (inutile dirlo) 
illegale e illegittima.

Tutto cio' non solo e' grave, incostituzionale, illegale, illegittimo, 
inammissibile e quant'altro. Ma e' anche il segnale che l'Italia e' oramai 
incapace di garantire le liberta' democratiche e costituzionali ai propri 
cittadini ed e' per questo che invitiamo i giornalisti e le forze politiche 
soprattutto NON italiane (quelle italiane non si sa per quanto ancora 
avranno agibilita' politica) a denunciare ogni forma di violenza contro il 
diritto a fare controinformazione.

gruppo di lavoro sulla comunicazione no-profit sTRANONETWORk www.strano.net

--


Geht Italien in die Richtung einer Diktatur?

Wenn auch Ihr, nach dem lesen dieser unseren Gedanken, zu dem Entschluss 
kommt,
dasz diese beunruhigende Frage positiv zu Antworten ist, senden wir ein 
Apell an Euere Gewissen,
euch damit zu befassen was man faktiv unternehmen kann um diese 
anscheinende Realitaet
zu veraendern.

Wir bringen diese Frage, nach den Vorfaellen in Genua und insbesonders nach 
der Zerstoerung
und dem Massaker der Kommuniokationszentrale des Global Social Forum's, auf.

Nach drei Tagen Massakern auf der Strasze und eines Todes, dem des jungen 
Demonstranten
Carlo Giuliani, in denen - un dies ist eine Lehre die fuer die Zukunft 
verstanden werden
musz - die Polizei sich mit Hunderttausenden pazifischen Demonstranten 
lediglich
mit militaerischer Planung und Handlung auseinandergesetzt hat (in denen der
black block lediglich als PRETEXT um derart zu agieren benutzt wurde), nach 
den hunderten
von -zum groszen Teil- schwer Verletzten, erhalten wir in der Nacht von 
Samstag 21/7 die Nachricht
des illegalen Angriffs auf eine Zentrale unabhaengiger Kommunikation ueber 
den wir alle
nachdenken muessen, sind wir gezwungen uns mit der obigen Frage 
auseinanderzusetzen.

Die Modalitaet mit denen sich die repressiven Iniziativen gegen die 
Demonstration
gerichtet haben - von dem Tode Giuliani's, hin zu den Infiltrationen von 
Provokateuren in
die Demonstrationen - und vor Allem die Modalitaet dieses letzem 
gravierendem Ereignisses,
der Inkursion in das Global Social Forum, bringen uns zu dem Endergebnis 
das Italien sich
in eine antidemokratische Richtung bewegt. Bevor es zu spaet ist, muessen 
diese Fakten
denunziert und publik werden und eine internationale politische Reaktion 
musz Italien vor
diesem Klima einer Diktatur bewaren.

Auch die uffiziellen Medien manipulieren die Bilder von den Ereignissen, in 
jedem Falle
laden wir ein die folgenden unabhaengigen Informationsquellen zu 
beruecksichtigen, um
unsere folgende Aussage zu untermauern.

http://www.italy.indymedia.org
http://www.radiogap.net
http://www.ecn.org/g8
www.tmcrew.org
http://www.carta.org
http://www.genoa-g8.org
http://www.decoder.it

Ein Experiment von selbstorganisation der Information - das nicht nur das 
Netz
beruecksichtigt hat (in dem kontinuirlich und in reeller Zeit Audio, Video 
und Bilder
eintrafen die dann ueber die prinzipiellen internationalen Medien 
weiterverbreitet wurden),
aber auch in der Realitaet der Ereignissen (in denen diese Gegeninformationen
ueber freie Radios und in die Straszen der italienischen Staedte verbreitet 
wurde)
- ist durch staatliche Gewalt im Blut geendet.

Radiogap hat nach dem brutalen Eindringen der Polizei aufgehoert aus Genua 
zu senden,
waerend die letzen geschrienen Worte "wie in Chile, es ist wie in Cile..." 
live gesendet
wurden. Dann Stille aus Genua. Eine Stille, die ein Tritt in den Magen 
darstellt.

Demnach werden wir sistemathisch die Tatsachen, dieser Nacht des 22 Julis 
2001,
in der operativen Zentrale der pazifistischen Bewegung des Global Social 
Forums auch
Staette der Produktion von unabhaengiger Information ueber die 
G8-Gegendemonstrationen,
denunzieren. Evident erscheint, dasz das einzige Ziel der Operation eine 
Blockade
der Denunziation durch die Medien von der sitematischen repression von 
pazifistischen Bewegungen
dieser Tagen, darstellt:

- Alle im Zentrum anwesenden Personen sind verletzt und/oder verhaftet;
- Die zum Teile auch gewalttaetige Abwehr von Parlamentaeren und 
Rechtsanwaelten
von der Szene des Massakers;
- Durchsuchung und Konfiszierung von Informationsmaterial und die illegale 
Beschaedigung von
Ausruestung und Material.

All dies ist nicht nur gravierend, antikostitutionell, illegal, unakzeptabel,
es ist auch ein deutliches Zeichen, dasz Italien nicht mehr die 
demokratische Freiheit
seiner Bewohner garantiert. Deshalb apellieren wir an alle Journalisten und 
politischen Kraefte,
VOR ALLEM im Ausland (es ist unklar wie lange die nationalen Medien noch 
politische agibilitaet
haben werden) sich zu mobilisieren um den Status der oben beschriebenen 
Vorgaenge zu denunzieren.

Kommunikationsarbeitsgruppe sTRANONETWORk http://strano.net

--



  Al mundo entero

  �Italia hacia una dictadura? (negado el derecho a la comunicaci�n) 
<!translations more over>

  Si despu�s de leer nuestras reflexiones, decid�s responder 
afirmativamente a esta inquietante pregunta, el segundo  interrogante que 
deber�is dirigir a vuestra conciencia es qu� hay que hacer para cambiar el 
presente estado de cosas.

  Formulamos estas preguntas despu�s de los sucesos de G�nova y, en 
particular, despu�s del allanamiento perpetrados contra la central de 
comunicaciones del F�rum Social Global.

   Tras tres d�as de masacres en las calles y de unmuerto, el joven 
manifestante Carlo Giuliani, d�as durante los cuales �y �sta es una 
ense�anza que hay que tener presente en el futuro� las fuerzas del orden 
han actuado con los centenares de miles de manifestantes pac�ficos 
empleando *s�lo* m�todos militares (el Black Block ha sido �nicamente el 
pretexto para ello); despu�s de haberse registrado centenares de heridos, 
muchos de ellos graves, llega en la noche del s�bado la noticia del asalto 
ilegal de un centro de informaci�n independiente, suceso sobre el que todos 
debemos reflexionar y que nos ha llevado a hacernos estas preguntas.

   La forma en que se han desarrollado las iniciativas represivas de la 
manifestaci�n �desde la muerte de Giuliani hasta las escuadras de 
infiltrados vestidos al estilo "manifestante" que se mezclaban con la gente 
en las calles buscando la provocaci�n� y en especial la forma en que se ha 
desarrollado este �ltimo y grav�simo episodio de la incursi�n sobre el 
F�rum Social de G�nova nos conduce a la natural conclusi�n de afirmar que 
Italia est� evolucionando hacia una forma antidemocr�tica. Antes de que sea 
demasiado tarde, es necesaria una denuncia inmediata y una reacci�n 
pol�tica a nivel internacional para intentar salir de �ste nuevo clima de 
dictadura.

  Hasta los medios oficiales est�n transmitiendo las im�genes de cuanto ha 
ocurrido, de todas maneras nosotros invitamos a  tomar en consideraci�n las 
siguientes fuentes de informaci�n independiente para una acertada visi�n de 
los hechos:

  http://www.italy.indymedia.org
  http://www.radiogap.net
  http://www.ecn.org/g8
  http://www.tmcrew.org
  http://www.carta.org
  http://www.genoa-g8.org
  http://www.decoder.it

  Han ahogado en sagre un experimento de autogesti�n de la informaci�n que 
cubr�a no s�lo la Red (donde aflu�an masivamente  audio, v�deo, im�genes 
que despu�s han recorrido los principales
  medios de comunicaci�n mundiales), sino tambi�n el mundo real  (donde 
estas contrainformaciones eran difundidas a trav�s de la  emisora de radio 
del movimiento y en las calles de las ciudades italianas). Transformando 
una experiencia comunicativa en problema de orden p�blico.

  Radiogap de G�nova ha dejado de funcionar despu�s de la irrupci�n brutal 
de la polic�a, mientras las �ltimas palabras en directo clamaban: �Es como 
Chile, es como Chile...calma, sentados y manos arriba... resistencia 
pasiva". Despu�s, G�nova en silencio. Un silencio que es un pu�etazo en el 
est�mago.

  Llegados a este punto, denunciamos los siguientes hechos concretos 
sucedidos esta noche:

  22 julio 2001. En la sede operativa del movimiento pac�fico de protesta 
del F�rum Social de G�nova, sede tambi�n de la actividad de producci�n de 
informaci�n independiente sobre las manifestaciones antig8, y con la �nica 
y evidente finalidad de poner fin a la operaci�n de denuncia por parte de 
los medios de comunicaci�n independientes sobre el despliegue represivo 
contra el movimiento pac�fico llevado a cabo durante el d�a:

  - han sido heridas y arrestadas todas las personas que se hallaban en el 
interior del centro;
  - han sido apartados violentamente los parlamentarios y los abogados de 
la escena de la masacre;
  - ha sido registrado y secuestrado material y equipo informativo y ha 
sido da�ado equipos de manera (in�til decirlo) ilegal e ileg�tima.

  Todos estos hechos no s�lo son graves, inconstitucionales, ilegales, 
ileg�timos, inadmisibles y muchas cosas m�s. Constituyen tambi�n la se�al 
de que Italia es, ahora m�s que nunca, incapaz de garantizar las libertades 
democr�ticas y constitucionales de sus propios ciudadanos, y por este 
motivo invitamos a los periodistas y a las  fuerzas pol�ticas, 
especialmente a las no italianas (puesto que las italianas no se sabe hasta 
cu�ndo tendr�n posibilidades de actuar pol�ticamente) a denunciar toda 
forma de violencia contra el derecho a hacer contrainformaci�n.

  Grupo de Trabajo sobre la Comunicaci�n sin af�n de lucro sTRANONETWORK 
www.strano.net


--


  It�lia cap a la dictadura? (negat el dret a la comunicaci�)

  Si despr�s de llegir les nostres reflexions, decidiu respondre 
afirmativament a aquesta inquietant pregunta, el segon interrogant que 
haureu de dirigir a la vostra conci�ncia es qu� s'ha de fer per tal de 
canviar la situaci� present.

  Formulem aquestes preguntes despr�s dels fets de G�nova i, 
particularment, despr�s de l'ocupaci� i la masacre perpetrades contra la 
central de comunicacions del F�rum Social Global.

  Despr�s de tres dies de masacres als carrers i de la mort del jove 
manifestant Carlo Giuliani, dies durant els quals i -aquesta �s una cosa 
que haurem de tenir present en el futur-, les forces de l'ordre han actuat 
amb els centenars de milers de manifestants pac�fics fent servir *nom�s* 
m�todes militars (el Black Block ha estat nom�s el pretext per aix�); 
despr�s d'haver-se registrat centenars de ferits, molts d'ells greus, la 
nit de dissabte arriba la not�cia de l'asalt ilegal d'un centre 
d'informaci� independent, fet sobre el qual tots hem de reflexionar i que 
ens ha portat a fer-nos aquestes preguntes.

  Efectivament, la forma en que s'han desenvolupat les iniciatives 
repressives de la manifestaci� -des de la mort de Giuliani fins a les 
esquadres d'infiltrats vestits a l'estil "manifestant" que es barrejaven 
amb la gent als carrers cercant la provocaci�- i especialment la forma en 
que s'ha desenvolupat aquest darrer i grav�ssim episodi de la incursi� 
contra el F�rum Social de Genova ens condueix a la conclusi� natural 
d'afirmar que Italia est� evolucionant cap a una forma antidemocr�tica. 
Abans que sigui massa tard, �s fa necessari una den�ncia immediata i una 
reacci� pol�tica a nivell internacional per tal de sortir d'aquest nou 
clima de dictadura.

  Fins i tot els mitjans oficials estan transmitint les imatges de tot el 
que ha passat, tot i aix�, nosaltres us convidem a prendre en consideraci� 
les seg�ents fonts d'informaci� independent per a una visi� encertada dels 
fets:

  http://www.italy.indymedia.org
  http://www.radiogap.net
  http://www.ecn.org/g8
  http://www.tmcrew.org
  http://www.carta.org
  http://www.genoa-g8.org
  http://www.decoder.it

  Han ofegat en sang un experiment d'autogesti� de la informaci� que 
cobria no nom�s la Xarxa (on afluia massivament audio, v�deo, imatges que 
despr�s han recorregut els principals medis de comunicaci� mundials), sin� 
tamb� el m�n real, (on aquestes contrainformacions eren difoses mitjan�ant 
les r�dios del moviment i als carrers de les ciutats italianes. 
Transformant una experi�ncia comunicativa en problema d'ordre p�blic.

  Radiogap de G�nova ha deixat de funcionar despr�s de la irrupci� brutal 
de la policia, mentre que les darreres paraules en directe clamaven "�s com 
a Xile, �s com a Xile... calma, asseguts i mans enlaire... resist�ncia 
passiva" Despr�s, G�nova en silenci. Un silenci que �s un com un cop de 
puny a l'estomac.

  Arribats a aquest punt, denunciem els seg�ents fets concrets succe�ts 
aquesta nit:

  22 de juliol de 2001. A la seu operativa del moviment pac�fic de 
protesta del F�rum Social de G�nova, seu tamb� de l'activitat de producci� 
d'informaci� independent sobre les manifestacions antig8, i amb la �nica i 
evident finalitat de posar fi a l'operaci� de den�ncia per part dels medis 
de comunicaci� independents sobre la repressi� polic�aca contra el moviment 
pac�fic desenvolupat durant el dia:

  - han estat ferides i detingudes totes les persones que hi havien a 
l'interior del centre;
  - han estat apartats violentament els parlamentaris i els advocats de 
l'escena de la masacre;
  - ha estat registrat i segrestat material i equip informatiu i han estat 
danyats equips de manera (no cal dir-ho) absolutament il�legal i ileg�tima.

  Tots aquests fets no nom�s s�n greus, inconstitucionals, ilegals, 
ileg�tims, inadmissibles i moltes coses m�s. Constitueixen tamb� el senyal 
que Italia, �s ara m�s que mai, incapa� de garantir les llibertats 
democr�tiques i constitucionals dels seus ciutadans, i per aquest motiu 
convidem als periodistes i a les forces pol�tiques, especialment a les no 
italianes (donat que les italianes no sabem fins quan tindran possibilitats 
d'actuar pol�ticament) a denunciar tota forma de viol�ncia contra el dret a 
fer contrainformaci�.

  Grup de Treball sobre la Comunicaci�
   sTRANONETWORK http://www.strano.net

--

Is Italy governed by fascists?
If you come to an affirmative answer for this ominous question after 
reading our comment, then the second question that your conscience must 
answer to is 'what to do to change the state of things'.

We ask such questions after Genoa's facts, particularly following the 
annihilation and massacre of the Genoa Social Forum's communication centre.

After three days of street massacre and one shot dead man, the young 
demonstrator Carlo Giuliani, on a scene where -keep it in mind for the 
future times- police referred to the hundred of thousands of pacific 
demonstrators ONLY on a military basis ('black block' being just an escuse 
to do it), after hundreds of wounded, many serious, here come the news on 
saturday night of an illegal assault to an independant information centre, 
news which all uf us must reflect on, news that brought us to ask such 
questions.

Infact the procedures of repressive actions against the demonstration -from 
Giuliani's death to the demostrant-looking-like infiltrated groups which 
succeeded in mixing themselves with the crowd just in order to setup 
provocations-, and moreover the procedures of the last extremely serious 
act of assault the Genoa Social Forum headquarter, led us to the conviction 
that Italy has become a fascist State. Before it's too late we must 
strongly denounce and set up a political reaction on an international 
level, to get out from this renewed dictatorship climax.

Luckily the largest part of official media, even amongst nauseating 
political analysis and absolutely distorting press articles, are focusing 
on the real facts just the way they happened. Anyway, we invite you to have 
a look the following indipendant sources, to find correspondences, reply 
and confirmations of what we are going to say in the next lines:

http://www.italy.indymedia.org
http://www.radiogap.net/it/index.html
http://www.ecn..org/g8
http://www.tmcrew.org
http://www.carta.org
http://www.genoa-g8.org

An innovative and exciting 'autonomous information' experiment -covering 
the Net (where images, audio and video materials have being arriving with 
more-than-professional quickness and quality, ready to start a worldwide 
trip) but the real world too (radio boosting real-time information)- was 
terminated in BLOOD.

Radiogap from Genoa stopped transmitting after the brutal police attack , 
while the last words spoken on air were 'like Chile, just like Chile...'. 
Then silence from Genoa. A silence which is like a punch in the stomach.

We intend to denounce what happened last night, July 21, in the operative 
headquarter of the pacific demonstrating movement Genoa Social Forum, being 
also a place where indipendant information regarding counter-demonstrations 
were broadcasted. The assault was clearly organized in the aim of stopping 
the independant media operations thorugh fascist repression:
- ALL the people of the Centre were wounded and arrested
- Deputees and lawyers kept away from the scene with violent actions
- Searches, confiscations of all the informative documents
- (Obviously) illegal damages to all the equipments and stuff in the Centre.

This all is not only incredibly serious, uncostitutional, illegal, 
unacceptable. It is also a clear warning saying that Italy has become a 
fascist State, unable to grant democratic and costitutional freedom to its 
citizens, and this is why we invite the journalists and political parties 
to move on and denounce the state of things  (we expecially invite those 
who are NOT italian, as we don't know how long the italians can act freely 
in the sunlight).

sTRANONETWORk www.strano.net


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