nettime's_babelfish on Mon, 23 Jul 2001 18:09:40 +0200 (CEST) |
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<nettime> genoa [.it/.fr/.de/.etc; lop1912@bologna, jaromil] |
[email protected] la_fine_della_dittatura_=E8_iniziata? jaromil <[email protected]> [cyber~rights] L'Italia verso una dittatura ? (diritto alla comunicazione - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - From: [email protected] Date: Mon, 23 Jul 2001 00:18:05 +0200 Subject: =?iso-8859-1?Q?la_fine_della_dittatura_=E8_iniziata?= La fine della dittatura liberista � iniziata. Come prima dell�89 non potevamo immaginare lungo quali linee si sarebbe svolto il crollo dell�impero del Male cos� oggi non possiamo immaginare lungo quali linee si svolger� il crollo dell�impero del Peggio. Ma i segni li vediamo tutti: lo scoramento si diffonde tra le schiere dei contabili e dei cortigiani del potere economico globale. I conflitti si moltiplicano sulla scena mondiale tra Stati Uniti, Europa, nuova alleanza russo-cinese. La presidenza Bush spinge al riarmo un mondo stremato, giunto sull�orlo del collasso nervoso. Non � stato il movimento globale a portare il potere globale a questo stato caotico. Esso si � limitato a provocare la crisi simbolica della dittatura liberista, a segnalarne l�etica intollerabilit�.. Ora basta con i controsummit. Nel loro stato confusionale i grandi si riuniranno tra i ghiacci del nord canadese o nei deserti del Qatar. Il movimento globale ora deve diffondere insubordinazione alla dittatura economica in ogni poro della vita quotidiana, della produzione, della cultura e della societ�. Deve promuovere l�autorganizzazione di ogni rete sociale, come un vero governo ombra:. La societ� ora deve legiferare: non si paga, non si lavora, non si obbedisce, finch� permangono le condizioni della dittatura globale. Negli ultimi venti anni organismi internazionali privi di ogni legittimit� hanno sviluppato una furibonda offensiva contro l�ambiente, la vita quotidiana, le strutture di solidariet� sociale, e un sistematico depredamento della natura del lavoro e dell�intelligenza. Il ceto politico dominante, senza nessuna distinzione fra sinistra e destra, si � prestato a farsi strumento di questa devastazione, di questa colonizzazione finale della vita sul pianeta. Il risultato lo vediamo. I paesi che hanno subito pi� brutalmente le imposizioni dei globalizzatori economici sono distrutti. La Russia versa in condizioni spaventose, l�attesa media di vita � diminuita di sette anni, si sta realizzando un�ecatombe che fa impallidire gli effetti delle politiche economiche di Stalin. L�Argentina � alla bancarotta. La guerra e la miseria inghiottono le societ� povere, e quello che un tempo fu il ceto medio viene sottoposto a sfruttamento sempre pi� intenso per salari sempre pi� bassi. Ora la dittatura liberista � entrata nella sua fase caotica, la recessione economica investe l�Occidente ricco, e non si tratta di una crisi congiunturale. E� una crisi di sovraproduzione dell�Info-economia, una paralisi della new economy. Il consenso al capitalismo globale si spezza all�interno della cittadella cablata, il collasso raggiunge il cervello. Il potere globale ha perso la testa. A Genova ha commesso un crimine, ha ucciso e calpestato i diritti pi� elementari. Ora metteranno sotto processo un carabiniere di venti anni che � stato mandato a combattere una guerra ingiusta, per difendere i commensali di Berlusconi. Quel giovane � incolpevole, come sono incolpevoli le centinaia di psicopatici vestiti di nero che il Ministro degli Interni ha infiltrato aizzato e utilizzato contro il movimento. Colpevoli sono i banditi che si sono asserragliati in una fortezza per salvare gli ultimi scampoli di un ordine economico agonizzante. Un Presidente americano eletto da una minoranza di quella minoranza che si era recata a votare, un primo ministro italiano che rappresenta interessi di mafia, una spia del KGB che pratica sistematicamente la tortura in Cecenia e chiude le radio e i giornali di opposizione. Questi sono i colpevoli. Il loro potere non ha nessuna legittimit�. Hanno ottenuto i voti con la corruzione e con l�inganno, e comunque nessuno li ha eletti per decidere le sorti dell�umanit� intera. Perci� il movimento dichiara che il loro potere � decaduto. Perci� il movimento si autocostituisce in processo di autogoverno dell�intelligenza e del lavoro. - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Date: Mon, 23 Jul 2001 09:24:31 +0200 From: jaromil <[email protected]> Subject: [[email protected]: Is italy moving to dictatorship ? (violated right to information) <! translations included>] ----- Forwarded message from Ferry Byte <[email protected]> ----- Date: Mon, 23 Jul 2001 01:05:47 +0200 From: Ferry Byte <[email protected]> Subject: [cyber~rights] L'Italia verso una dittatura ? (diritto alla comunicazione negata) <! translations included> L'Italia verso una dittatura ? (diritto alla comunicazione negata) <! translations more over> Se, dopo aver letto queste nostre riflessioni, arrivate anche voi a rispondere affermativamente a questa inquietante domanda allora il secondo quesito che dovete porre alla vostra coscienza e' cosa fare per cambiare lo stato di cose presenti. Poniamo questi interrogativi dopo i fatti di Genova ed in particolare dopo l'annientamento della centrale di comunicazione del Genoa Social Forum. Dopo tre giorni di massacri in piazza e un morto, il giovane manifestante Carlo Giuliani, dove - ed e' un insegnamento da recepire per il futuro - le forze dell'ordine si sono rapportate con le centinaia di migliaia manifestanti pacifici *solo* su un piano militare (il black block e' stato solo il pretesto per fare cio'), dopo centinaia di feriti fra cui tanti gravi, arriva nella nottata di sabato la notizia dell'assalto illegale ad un centro di informazione indipendente su cui tutt* dobbiamo riflettere e che ci ha spinto a porre questi interrogativi. Le modalita' infatti con cui si sono svolte le iniziative repressive della manifestazione - dalla morte di Giuliani, alle squadre di supposti infiltrati vestiti in stile "manifestante" che si mescolavano con gli altr* in piazza per provocare - e soprattutto le modalita' con cui si e' svolto questo ultimo gravissimo episodio dell'incursione del Genoa Social Forum ci portano alla naturale conclusione di affermare che l'Italia sta evolvendo verso una forma antidemocratica. Prima che sia troppo tardi bisogna porre in atto una denuncia e una reazione politica di livello internazionale per cercare di uscire da questo nuovo clima di dittatura. Anche i media ufficiali stanno veicolando le immagini di quanto successo, comunque invitiamo a prendere in considerazione le seguenti fonti d'informazione indipendente per avere riscontro su quanto stiamo per comunicare: www.italy.indymedia.org www.radiogap.net www.ecn.org/g8 www.tmcrew.org www.carta.org www.genoa-g8.org www.decoder.it Un esperimento di autogestione dell'informazione - che copriva non solo la Rete (dove affluivano con tempestivita' audio, video, immagini che avrebbero poi fatto il giro dei mainstream media mondiali) ma anche nel reale (dove questa controinformazione veniva diffusa nelle radio di movimento e nelle piazze di citta' italiane) -, e' stato stroncato nel sangue trasformando una sperimentazione di comunicazione in problema di ordine pubblico. Radiogap ha smesso da Genova di funzionare dopo l'irruzione brutale della polizia mentre le ultime parole in diretta da Genova urlavano "e' come il Cile, e' come il Cile... calma.... seduti e mani alzate... resistenza passiva...". Poi da Genova il silenzio. Un silenzio che e' un pugno nello stomaco. Arriviamo dunque sinteticamente a denunciare quanto e' successo stanotte - 22 luglio 2001 - nella sede operativa del movimento pacifico di protesta Genoa Social Forum, sede anche delle attivita' di produzione di informazioni indipendenti relative alle contromanifestazioni antig8, con il solo evidente scopo di fermare l'operazione di denuncia da parte dei media indipendenti nei confronti della repressione di movimenti pacifici raggiunto in questi giorni: - ferite e arrestate tutte le persone presenti dentro il centro - allontanati anche violentemente i parlamentari e gli avvocati dalla scena del massacro - posti in essere perquisizioni e sequestri di strumenti e materiali informativo e danneggiamenti di attrezzatura in maniera (inutile dirlo) illegale e illegittima. Tutto cio' non solo e' grave, incostituzionale, illegale, illegittimo, inammissibile e quant'altro. Ma e' anche il segnale che l'Italia e' oramai incapace di garantire le liberta' democratiche e costituzionali ai propri cittadini ed e' per questo che invitiamo i giornalisti e le forze politiche soprattutto NON italiane (quelle italiane non si sa per quanto ancora avranno agibilita' politica) a denunciare ogni forma di violenza contro il diritto a fare controinformazione. gruppo di lavoro sulla comunicazione no-profit sTRANONETWORk www.strano.net -- Geht Italien in die Richtung einer Diktatur? Wenn auch Ihr, nach dem lesen dieser unseren Gedanken, zu dem Entschluss kommt, dasz diese beunruhigende Frage positiv zu Antworten ist, senden wir ein Apell an Euere Gewissen, euch damit zu befassen was man faktiv unternehmen kann um diese anscheinende Realitaet zu veraendern. Wir bringen diese Frage, nach den Vorfaellen in Genua und insbesonders nach der Zerstoerung und dem Massaker der Kommuniokationszentrale des Global Social Forum's, auf. Nach drei Tagen Massakern auf der Strasze und eines Todes, dem des jungen Demonstranten Carlo Giuliani, in denen - un dies ist eine Lehre die fuer die Zukunft verstanden werden musz - die Polizei sich mit Hunderttausenden pazifischen Demonstranten lediglich mit militaerischer Planung und Handlung auseinandergesetzt hat (in denen der black block lediglich als PRETEXT um derart zu agieren benutzt wurde), nach den hunderten von -zum groszen Teil- schwer Verletzten, erhalten wir in der Nacht von Samstag 21/7 die Nachricht des illegalen Angriffs auf eine Zentrale unabhaengiger Kommunikation ueber den wir alle nachdenken muessen, sind wir gezwungen uns mit der obigen Frage auseinanderzusetzen. Die Modalitaet mit denen sich die repressiven Iniziativen gegen die Demonstration gerichtet haben - von dem Tode Giuliani's, hin zu den Infiltrationen von Provokateuren in die Demonstrationen - und vor Allem die Modalitaet dieses letzem gravierendem Ereignisses, der Inkursion in das Global Social Forum, bringen uns zu dem Endergebnis das Italien sich in eine antidemokratische Richtung bewegt. Bevor es zu spaet ist, muessen diese Fakten denunziert und publik werden und eine internationale politische Reaktion musz Italien vor diesem Klima einer Diktatur bewaren. Auch die uffiziellen Medien manipulieren die Bilder von den Ereignissen, in jedem Falle laden wir ein die folgenden unabhaengigen Informationsquellen zu beruecksichtigen, um unsere folgende Aussage zu untermauern. http://www.italy.indymedia.org http://www.radiogap.net http://www.ecn.org/g8 www.tmcrew.org http://www.carta.org http://www.genoa-g8.org http://www.decoder.it Ein Experiment von selbstorganisation der Information - das nicht nur das Netz beruecksichtigt hat (in dem kontinuirlich und in reeller Zeit Audio, Video und Bilder eintrafen die dann ueber die prinzipiellen internationalen Medien weiterverbreitet wurden), aber auch in der Realitaet der Ereignissen (in denen diese Gegeninformationen ueber freie Radios und in die Straszen der italienischen Staedte verbreitet wurde) - ist durch staatliche Gewalt im Blut geendet. Radiogap hat nach dem brutalen Eindringen der Polizei aufgehoert aus Genua zu senden, waerend die letzen geschrienen Worte "wie in Chile, es ist wie in Cile..." live gesendet wurden. Dann Stille aus Genua. Eine Stille, die ein Tritt in den Magen darstellt. Demnach werden wir sistemathisch die Tatsachen, dieser Nacht des 22 Julis 2001, in der operativen Zentrale der pazifistischen Bewegung des Global Social Forums auch Staette der Produktion von unabhaengiger Information ueber die G8-Gegendemonstrationen, denunzieren. Evident erscheint, dasz das einzige Ziel der Operation eine Blockade der Denunziation durch die Medien von der sitematischen repression von pazifistischen Bewegungen dieser Tagen, darstellt: - Alle im Zentrum anwesenden Personen sind verletzt und/oder verhaftet; - Die zum Teile auch gewalttaetige Abwehr von Parlamentaeren und Rechtsanwaelten von der Szene des Massakers; - Durchsuchung und Konfiszierung von Informationsmaterial und die illegale Beschaedigung von Ausruestung und Material. All dies ist nicht nur gravierend, antikostitutionell, illegal, unakzeptabel, es ist auch ein deutliches Zeichen, dasz Italien nicht mehr die demokratische Freiheit seiner Bewohner garantiert. Deshalb apellieren wir an alle Journalisten und politischen Kraefte, VOR ALLEM im Ausland (es ist unklar wie lange die nationalen Medien noch politische agibilitaet haben werden) sich zu mobilisieren um den Status der oben beschriebenen Vorgaenge zu denunzieren. Kommunikationsarbeitsgruppe sTRANONETWORk http://strano.net -- Al mundo entero �Italia hacia una dictadura? (negado el derecho a la comunicaci�n) <!translations more over> Si despu�s de leer nuestras reflexiones, decid�s responder afirmativamente a esta inquietante pregunta, el segundo interrogante que deber�is dirigir a vuestra conciencia es qu� hay que hacer para cambiar el presente estado de cosas. Formulamos estas preguntas despu�s de los sucesos de G�nova y, en particular, despu�s del allanamiento perpetrados contra la central de comunicaciones del F�rum Social Global. Tras tres d�as de masacres en las calles y de unmuerto, el joven manifestante Carlo Giuliani, d�as durante los cuales �y �sta es una ense�anza que hay que tener presente en el futuro� las fuerzas del orden han actuado con los centenares de miles de manifestantes pac�ficos empleando *s�lo* m�todos militares (el Black Block ha sido �nicamente el pretexto para ello); despu�s de haberse registrado centenares de heridos, muchos de ellos graves, llega en la noche del s�bado la noticia del asalto ilegal de un centro de informaci�n independiente, suceso sobre el que todos debemos reflexionar y que nos ha llevado a hacernos estas preguntas. La forma en que se han desarrollado las iniciativas represivas de la manifestaci�n �desde la muerte de Giuliani hasta las escuadras de infiltrados vestidos al estilo "manifestante" que se mezclaban con la gente en las calles buscando la provocaci�n� y en especial la forma en que se ha desarrollado este �ltimo y grav�simo episodio de la incursi�n sobre el F�rum Social de G�nova nos conduce a la natural conclusi�n de afirmar que Italia est� evolucionando hacia una forma antidemocr�tica. Antes de que sea demasiado tarde, es necesaria una denuncia inmediata y una reacci�n pol�tica a nivel internacional para intentar salir de �ste nuevo clima de dictadura. Hasta los medios oficiales est�n transmitiendo las im�genes de cuanto ha ocurrido, de todas maneras nosotros invitamos a tomar en consideraci�n las siguientes fuentes de informaci�n independiente para una acertada visi�n de los hechos: http://www.italy.indymedia.org http://www.radiogap.net http://www.ecn.org/g8 http://www.tmcrew.org http://www.carta.org http://www.genoa-g8.org http://www.decoder.it Han ahogado en sagre un experimento de autogesti�n de la informaci�n que cubr�a no s�lo la Red (donde aflu�an masivamente audio, v�deo, im�genes que despu�s han recorrido los principales medios de comunicaci�n mundiales), sino tambi�n el mundo real (donde estas contrainformaciones eran difundidas a trav�s de la emisora de radio del movimiento y en las calles de las ciudades italianas). Transformando una experiencia comunicativa en problema de orden p�blico. Radiogap de G�nova ha dejado de funcionar despu�s de la irrupci�n brutal de la polic�a, mientras las �ltimas palabras en directo clamaban: �Es como Chile, es como Chile...calma, sentados y manos arriba... resistencia pasiva". Despu�s, G�nova en silencio. Un silencio que es un pu�etazo en el est�mago. Llegados a este punto, denunciamos los siguientes hechos concretos sucedidos esta noche: 22 julio 2001. En la sede operativa del movimiento pac�fico de protesta del F�rum Social de G�nova, sede tambi�n de la actividad de producci�n de informaci�n independiente sobre las manifestaciones antig8, y con la �nica y evidente finalidad de poner fin a la operaci�n de denuncia por parte de los medios de comunicaci�n independientes sobre el despliegue represivo contra el movimiento pac�fico llevado a cabo durante el d�a: - han sido heridas y arrestadas todas las personas que se hallaban en el interior del centro; - han sido apartados violentamente los parlamentarios y los abogados de la escena de la masacre; - ha sido registrado y secuestrado material y equipo informativo y ha sido da�ado equipos de manera (in�til decirlo) ilegal e ileg�tima. Todos estos hechos no s�lo son graves, inconstitucionales, ilegales, ileg�timos, inadmisibles y muchas cosas m�s. Constituyen tambi�n la se�al de que Italia es, ahora m�s que nunca, incapaz de garantizar las libertades democr�ticas y constitucionales de sus propios ciudadanos, y por este motivo invitamos a los periodistas y a las fuerzas pol�ticas, especialmente a las no italianas (puesto que las italianas no se sabe hasta cu�ndo tendr�n posibilidades de actuar pol�ticamente) a denunciar toda forma de violencia contra el derecho a hacer contrainformaci�n. Grupo de Trabajo sobre la Comunicaci�n sin af�n de lucro sTRANONETWORK www.strano.net -- It�lia cap a la dictadura? (negat el dret a la comunicaci�) Si despr�s de llegir les nostres reflexions, decidiu respondre afirmativament a aquesta inquietant pregunta, el segon interrogant que haureu de dirigir a la vostra conci�ncia es qu� s'ha de fer per tal de canviar la situaci� present. Formulem aquestes preguntes despr�s dels fets de G�nova i, particularment, despr�s de l'ocupaci� i la masacre perpetrades contra la central de comunicacions del F�rum Social Global. Despr�s de tres dies de masacres als carrers i de la mort del jove manifestant Carlo Giuliani, dies durant els quals i -aquesta �s una cosa que haurem de tenir present en el futur-, les forces de l'ordre han actuat amb els centenars de milers de manifestants pac�fics fent servir *nom�s* m�todes militars (el Black Block ha estat nom�s el pretext per aix�); despr�s d'haver-se registrat centenars de ferits, molts d'ells greus, la nit de dissabte arriba la not�cia de l'asalt ilegal d'un centre d'informaci� independent, fet sobre el qual tots hem de reflexionar i que ens ha portat a fer-nos aquestes preguntes. Efectivament, la forma en que s'han desenvolupat les iniciatives repressives de la manifestaci� -des de la mort de Giuliani fins a les esquadres d'infiltrats vestits a l'estil "manifestant" que es barrejaven amb la gent als carrers cercant la provocaci�- i especialment la forma en que s'ha desenvolupat aquest darrer i grav�ssim episodi de la incursi� contra el F�rum Social de Genova ens condueix a la conclusi� natural d'afirmar que Italia est� evolucionant cap a una forma antidemocr�tica. Abans que sigui massa tard, �s fa necessari una den�ncia immediata i una reacci� pol�tica a nivell internacional per tal de sortir d'aquest nou clima de dictadura. Fins i tot els mitjans oficials estan transmitint les imatges de tot el que ha passat, tot i aix�, nosaltres us convidem a prendre en consideraci� les seg�ents fonts d'informaci� independent per a una visi� encertada dels fets: http://www.italy.indymedia.org http://www.radiogap.net http://www.ecn.org/g8 http://www.tmcrew.org http://www.carta.org http://www.genoa-g8.org http://www.decoder.it Han ofegat en sang un experiment d'autogesti� de la informaci� que cobria no nom�s la Xarxa (on afluia massivament audio, v�deo, imatges que despr�s han recorregut els principals medis de comunicaci� mundials), sin� tamb� el m�n real, (on aquestes contrainformacions eren difoses mitjan�ant les r�dios del moviment i als carrers de les ciutats italianes. Transformant una experi�ncia comunicativa en problema d'ordre p�blic. Radiogap de G�nova ha deixat de funcionar despr�s de la irrupci� brutal de la policia, mentre que les darreres paraules en directe clamaven "�s com a Xile, �s com a Xile... calma, asseguts i mans enlaire... resist�ncia passiva" Despr�s, G�nova en silenci. Un silenci que �s un com un cop de puny a l'estomac. Arribats a aquest punt, denunciem els seg�ents fets concrets succe�ts aquesta nit: 22 de juliol de 2001. A la seu operativa del moviment pac�fic de protesta del F�rum Social de G�nova, seu tamb� de l'activitat de producci� d'informaci� independent sobre les manifestacions antig8, i amb la �nica i evident finalitat de posar fi a l'operaci� de den�ncia per part dels medis de comunicaci� independents sobre la repressi� polic�aca contra el moviment pac�fic desenvolupat durant el dia: - han estat ferides i detingudes totes les persones que hi havien a l'interior del centre; - han estat apartats violentament els parlamentaris i els advocats de l'escena de la masacre; - ha estat registrat i segrestat material i equip informatiu i han estat danyats equips de manera (no cal dir-ho) absolutament il�legal i ileg�tima. Tots aquests fets no nom�s s�n greus, inconstitucionals, ilegals, ileg�tims, inadmissibles i moltes coses m�s. Constitueixen tamb� el senyal que Italia, �s ara m�s que mai, incapa� de garantir les llibertats democr�tiques i constitucionals dels seus ciutadans, i per aquest motiu convidem als periodistes i a les forces pol�tiques, especialment a les no italianes (donat que les italianes no sabem fins quan tindran possibilitats d'actuar pol�ticament) a denunciar tota forma de viol�ncia contra el dret a fer contrainformaci�. Grup de Treball sobre la Comunicaci� sTRANONETWORK http://www.strano.net -- Is Italy governed by fascists? If you come to an affirmative answer for this ominous question after reading our comment, then the second question that your conscience must answer to is 'what to do to change the state of things'. We ask such questions after Genoa's facts, particularly following the annihilation and massacre of the Genoa Social Forum's communication centre. After three days of street massacre and one shot dead man, the young demonstrator Carlo Giuliani, on a scene where -keep it in mind for the future times- police referred to the hundred of thousands of pacific demonstrators ONLY on a military basis ('black block' being just an escuse to do it), after hundreds of wounded, many serious, here come the news on saturday night of an illegal assault to an independant information centre, news which all uf us must reflect on, news that brought us to ask such questions. Infact the procedures of repressive actions against the demonstration -from Giuliani's death to the demostrant-looking-like infiltrated groups which succeeded in mixing themselves with the crowd just in order to setup provocations-, and moreover the procedures of the last extremely serious act of assault the Genoa Social Forum headquarter, led us to the conviction that Italy has become a fascist State. Before it's too late we must strongly denounce and set up a political reaction on an international level, to get out from this renewed dictatorship climax. Luckily the largest part of official media, even amongst nauseating political analysis and absolutely distorting press articles, are focusing on the real facts just the way they happened. Anyway, we invite you to have a look the following indipendant sources, to find correspondences, reply and confirmations of what we are going to say in the next lines: http://www.italy.indymedia.org http://www.radiogap.net/it/index.html http://www.ecn..org/g8 http://www.tmcrew.org http://www.carta.org http://www.genoa-g8.org An innovative and exciting 'autonomous information' experiment -covering the Net (where images, audio and video materials have being arriving with more-than-professional quickness and quality, ready to start a worldwide trip) but the real world too (radio boosting real-time information)- was terminated in BLOOD. Radiogap from Genoa stopped transmitting after the brutal police attack , while the last words spoken on air were 'like Chile, just like Chile...'. Then silence from Genoa. A silence which is like a punch in the stomach. We intend to denounce what happened last night, July 21, in the operative headquarter of the pacific demonstrating movement Genoa Social Forum, being also a place where indipendant information regarding counter-demonstrations were broadcasted. The assault was clearly organized in the aim of stopping the independant media operations thorugh fascist repression: - ALL the people of the Centre were wounded and arrested - Deputees and lawyers kept away from the scene with violent actions - Searches, confiscations of all the informative documents - (Obviously) illegal damages to all the equipments and stuff in the Centre. This all is not only incredibly serious, uncostitutional, illegal, unacceptable. It is also a clear warning saying that Italy has become a fascist State, unable to grant democratic and costitutional freedom to its citizens, and this is why we invite the journalists and political parties to move on and denounce the state of things (we expecially invite those who are NOT italian, as we don't know how long the italians can act freely in the sunlight). sTRANONETWORk www.strano.net ----- End forwarded message ----- -- jrml ..//korova.dyne.org 6EEE 4FB2 2555 7ACD 8496 AB99 E2A2 93B4 6C62 4800 - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - # distributed via <nettime>: no commercial use without permission # <nettime> is a moderated mailing list for net criticism, # collaborative text filtering and cultural politics of the nets # more info: [email protected] and "info nettime-l" in the msg body # archive: http://www.nettime.org contact: [email protected]